Via delle Rosine 11, 10123 - Torino

011 812 66 01 info@centrofrassati.it

Il realismo come risposta all’ideologia: l’eredità di T. Moro e J.R.R. Tolkien

Giovedì 23 febbraio – ore 21,15

Sala conferenze del Centro Culturale Pier Giorgio Frassati – Via delle Rosine, 15 – Torino

Incontro dal titolo:

Il realismo come risposta all’ideologia: l’eredità di T. Moro e J.R.R. Tolkien

 Interviene: Paolo Gulisano (saggista)

Introduce: Michele Rosboch (presidente del Centro Culturale P.G. Frassati)

 

Paolo Gulisano terrà a Torino la conferenza dal titolo “Il realismo come risposta all’ideologia: l’eredità di Tommaso Moro e J.R.R. Tolkien”. Alle 21,15 presso la Sala conferenze di Via delle Rosine, 15. Presentazione organizzata dal Centro Culturale Pier Giorgio Frassati, in collaborazione con il giornale della Diocesi di Pinerolo: Vita Diocesana Pinerolese. Il celebre saggista e medico di Lecco torna in Piemonte, dove ormai da anni sia nel capoluogo sia in provincia cura rapporti d’amicizia con numerosi e affezionati lettori, ai quali offre pregevoli conferenze. Inoltre, egli è il Vice Presidente della Società Chestertoniana Italiana. I temi trattati da Gulisano riguardano in modo particolare la storia il fantasy la letteratura e la scienza. Le sue opere sono state edite da prestigiose case editrici come Ancora e Bompiani.

Introdotto da Michele Rosboch, professore di storia del diritto all’Università di Torino e presidente del Frassati, l’incontro consentirà allo scrittore, che partirà proprio dal suo recente volume dedicato a Tommaso Moro: “Un uomo per tutte le utopie”, di approfondire, il grande contributo che due uomini straordinari come San Tommaso Moro, autore de L’Utopia, e J.R.R. Tolkien, autore del Signore Degli Anelli, han dato alla lotta contro le ideologie perniciose del e oltre il loro tempo.

Con Paolo Gulisano si compierà una straordinaria avventura umana, che porterà i fortunati presenti  a capire che i due autori non erano sognatori in fuga dal mondo. Come avrebbero potuto esserlo, dato che attraverso le loro opere han mostrato che il “fantastico” è fondamentale per rispondere con realismo ai pericoli ideologici. Quindi, non erano sognatori ma uomini estremamente concreti: animati da una profonda e intensa fede; coinvolti nella vita pubblica, politica e universitaria; tesi alla ricerca del vero del buono e del bello, i pilastri della realtà. Gli unici in grado di ridestare la coscienza umana dal torpore totalitario.

Incontro organizzato in collaborazione con “Vita diocesana pinerolese”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *